Saundarya yoga

La bellezza è qualcosa che ci apre all’ esperienza del qui ed ora ,  proiettandoci oltre i nostri limiti e trasmettendoci un sentimento di libertà, di stupore e a volte di timore.

Pensiamo a come ci sentiamo quando osserviamo un bel tramonto, un panorama mozzafiato, o un’opera d’arte. Per questo nella filosofia del tantra l’esperienza estetica è considerata una delle vie che più ci avvicinano al divino, in quanto capace di infrangere le abituali barriere della mente e di aprirci alla percezione di quel qualcosa di vasto, incommensurabile e incondizionato che abita dentro di noi.

Lo stesso accade nella pratica yoga, quando qualcosa  in noi si scioglie e ci fa sentire che dietro lo stato psicofisico contratto in cui viviamo per la maggior parte del tempo ci sono la leggerezza, l’espansione e la gioia che fanno parte della nostra natura più profonda

Secondo la filosofia tantrica il corpo è sacro, è un microcosmo che contiene in sé il tutto. Attraverso i nostri sensi, purificati e rivitalizzati, possiamo entrare in contatto con il mondo intorno a noi e dentro di noi, risvegliando la capacità di cogliere la bellezza in ogni aspetto della vita.

Questo non significa evitare di sentire gli aspetti disarmonici che esistono in noi, anzi di guardarli in profondità, perché solo così potranno trasformarsi e reintegrarsi in una superiore armonia.

La pratica del saundarya yoga ci riporta in connessione con il nostro corpo attraverso le posizioni (asana) con il respiro che fluisce in noi ed è espressione del prana ( forza vitale)  universale, la fonte stessa della vita e del mondo. Attraverso lo yoga diveniamo consapevoli di ciò che accade al nostro interno e la mente, grazie a questa attenzione, si stabilizza e si libera gradualmente dai blocchi e dai pensieri parassiti che la limitano creando un proliferare di tensioni.

Si tratta di un percorso graduale (krama) che ci pone in contatto con ciò che siamo, non attraverso le categorie concettuali ordinarie ma attraverso il sentire.

Il Saundarya Yoga risveglia in noi le naturali e potenti energie di trasformazione e di intuizione, anima e corpo tornano ad abitare lo stesso spazio.

Il gesto, la forma sono sacri, espressione di archetipi che parlano alla nostra parte più profonda e ci riconnettono al tutto.

Ogni posizione yoga dà voce a qualcosa di noi che ha bisogno di esprimersi, di essere riconosciuto e amato.

Il suono rimette insieme i frammenti dispersi ricreando l’unione, la totalità.

Il pranayama ( scienza o arte del soffio vitale) si sposa con l’asana e l’asana con il pranayama in modo spontaneo, il gesto-sigillo (mudra) stabilizza il mentale favorendo stati di rilassamento e di meditazione.